Il sedici settembre
Olio su tela, realizzato da René Magritte nel 1956 e conservato al Konknklijnk Museum Voor Schone Kunsten di Anversa.
"Per me l'arte consiste nel dipingere l'incantesimo e il piacere. [...] Essere surrealista significa bandire dalla mente il già visto e ricercare il non visto", questo il pensiero di René Magritte, pittore surrealista belga cui appartiene questo dipinto.
Quello che più conta per Magritte è l'immagine e, per quanto consideri la tecnica secondaria, egli si impegna a dipingere bene, poiché i suoi obiettivi dipendono dal carattere illusionista del quadro. Il suo intento, infatti, è quello di disorientare lo spettatore, di confonderne gli abituali processi mentali, mostrandogli gli oggetti della quotidianità come se non li avesse mai visti prima: come nel caso di questo olio su tela, 'Il sedici settembre', in cui la luna appare in primo piano davanti a una foresta, mentre i suoi raggi dovrebbero filtrare attraverso gli alberi che la nascondono, o in 'Le vacanze di Hegel', in cui gli oggetti della quotidianità vengono associati in modo strano.
Per garantire l'effetto illusionistico, chi osserva il quadro deve poter riconoscere immediatamente l'oggetto rappresentato e credere nell'illusione. Motivo, questo, per cui la tecnica di Magritte è necessariamente fotografica, minuziosa, precisa.
Stampa digitale ad alta risoluzione, 1200 dpi su tela canvas.
